Cairns, Queensland, Australia - agosto 2016
Mi tuffo per la prima volta nell’Oceano Pacifico, mi trovo a largo delle coste del Queensland, nell’Australia Nord-Orientale. Sono molto emozionata, sto per esplorare quella barriera corallina, scoperta in “Alla Ricerca di Nemo", che ho sempre sognato.
La Grande Barriera Corallina, la più estesa del mondo, è stata scoperta da James Cook, uno dei più grandi esploratori, durante il suo primo viaggio alla ricerca della Terra Australis.
“Parete di roccia corallina, che si innalza a perpendicolo dalla profondità insondabile dell’oceano” James Cook, Giornale di bordo dell’Endeavour, 1770
Maschera, boccaglio, pinne e muta: sono pronta. Siamo ad agosto, durante l’inverno australe, l’acqua dell’Oceano è molto fredda. Mi tuffo e mi trovo davanti a una distesa di coralli bianchi. Rimango un po' stupita, perché è tutto bianco? Non è esattamente come me la sono sempre immaginata, ma sono comunque estremamente felice. La quantità di pesci coloratissimi di mille forme e dimensioni, le tartarughe marine e altri esseri viventi, che non saprei definire, mi lasciano incantata e colorano loro tutto l’ambiente attorno. Qui ho visto il mio primo squaletto.
Siamo nel 2016, uno dei peggiori anni per questo incredibile ecosistema marino. Il cambiamento climatico sta aumentando le temperature dell’Oceano e questa è la risposta dei coralli: si sbiancano. Si dice che il 90% della Grande Barriera Corallina, durante quell’anno, è stata interessata a diversi episodi di questo fenomeno. La famosa “morte” della barriera corallina.
Una buona notizia c’è però, che tra il 2020 e il 2022, la superficie coperta da coralli è cresciuta, ritrovando, in parte, un suo equilibrio. Quindi una piccola speranza c’è!
Nuoto, nuoto tutto il pomeriggio. Ho con me la mia prima gopro, non sono molto brava ma cerco comunque di intrappolare tutto ciò che si muove davanti ai miei occhi.
E’ il mio primo viaggio da sola, dall’altra parte del mondo.
Sono in compagnia di due ragazze tedesche, appena conosciute, che stanno viaggiando anche loro nella terra dei canguri. Mi hanno invitato nel loro ostello per cena.
E’ l’ora del tramonto e del ritorno a Cairns. Ci sediamo sulla barca che ci ha portato fino a lì, tra pesci e coralli, stanche e un po’ bruciacchiate, e ammiriamo lo spettacolo che abbiamo davanti: è incredibile come la barriera corallina si vede dall’alto.
Lasciamo così questo luogo inverosimile che come ultimo saluto ci regala una coda di balena che spunta fuori dall’acqua dell’immenso oceano Pacifico.
La Grande Barriera Corallina Australiana è un luogo del cuore in cui tornerò prima o poi.
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